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É impresa storica per la PGF: siamo di bronzo nell’Olimpo della Ginnastica Italiana!

Al PalaVesuvio di Napoli la disfida della final-six tricolore della Serie A1 di Ginnastica Artistica Maschile comincia il venerdì con una partita a scacchi tra i tecnici. Impegnati a decidere gli abbinamenti delle sfide che porteranno alla finalissima della domenica. Ed è qui che gli “strateghi” della PGF mettono il primo tassello dell’impresa. Poi tocca ai ginnasti sul campo completare la partita, e i palestrini lo fanno in tre mosse fondamentali: Emiliano Landi, specialista al cavallo con maniglie, riesce a portare a casa 2 dei 3 punti in palio; agli anelli, l’attrezzo che li vedeva più sfavoriti, arriva un pareggio con le altre contendenti, per il quale i ferraresi devo ringraziare i romani della Ginnastica Eur; al volteggio Andrea Passini e Steven Matteo fanno un incredibile en plain portando a casa l’intera posta.

A questo punto, terminate le prime tre rotazioni, la PGF ha tre punti di vantaggio sui favoritissimi della Ginnastica Pro Carate, che in regular season erano stati secondi. Un tesoretto che consente di affrontare gli ultimi tre attrezzi con la speranza, seppur minima, di vincere il girone e quella un po’ più concreta di essere migliore seconda, quindi con il bisogno di fare il meglio possibile fino all’ultima evoluzione. Ma è qui che arriva lo “scacco matto” con un Illia Kovtun stellare, che vince di seguito parallele, sbarra e corpo libero. Pro Carate lotta fino all’ultimo e riesce ad erodere, un punto ad attrezzo, il vantaggio estense, ma non a recuperare quanto ottenuto con il punteggio tecnico che consente così a PGF di passare il turno come vincente del girone… e non solo, perché il tondo 162 ottenuto vale la miglior prestazione assoluta anche nel confronto della semifinale A, che ha ruotato tutto il tempo attorno alla sfida tra le marchigiane ASD Ginnastica Virtus “Evaristo Pasqualetti”, favoritissima e infine vincitrice, e la Associazione ginnastica giovanile Ancona ASD, che comunque riesce a fare meglio di Pro Carate e si guadagna il terzo accesso alla finale. A completare questa semifinale c’erano gli altri Emiliano-Romagnoli in gara, il Gymnastic Romagna Team, ai quali è doveroso l’applauso anche in relazione al complicatissimo momento di enorme difficoltà che stanno vivendo.

Come in un sogno si entra dunque come migliori nella finalissima a tre di domenica, con il podio quindi già conquistato, una impresa di valenza storica per i ferraresi. Una finalissima che però, volendo fare paragone con l’ultima tappa del Giro d’Italia che si andava a concludere nelle stesse ore, è stata di “passarella” per la Palestra Ginnastica Ferrara, avendo già sfruttato tutto il potenziale offensivo che il regolamento gli consentiva: Kovtun può salire ad un solo attrezzo (in qualità di prestito poteva farne un totale di 6 nei due giorni) e a sostituirlo sono i due giovanissimi Tommaso Bertarelli e Pietro Miserti, sabato rimasti sullo spalto a fare il tifo ma che questa medaglia hanno contributo a conquistarla, evoluzione dopo evoluzione, fin dalla prima tappa di febbraio a Firenze, così come sono stati fondamentali Nico Olivieri e Filippo Rossi, gli altri due ginnasti impegnati in regular season. I palestrini si impegnano comunque a fare il meglio possibile, come impone il fair play dell’agonismo, certi di aver già compiuto una impresa monstre e diventando ago della bilancia della sfida marchigiana tra Macerata e Ancona. Così Andrea Passini va a vincere la sua prova al volteggio e Kovtun regala una esibizione alle parallele degne dell’iride, andando a suggellare la conquista della medaglia di bronzo, chiudendo la partita con 17 punti speciali. Davanti la Giovanile Ancona ci prova fino all’ultimo, ma alla fine per loro è piazza d’onore con 27 punti mentre i maceratesi della Virtus Pasqualetti vanno a conquistare il titolo italiano con 28.

La soddisfazione è indescrivibile da parte di tutta la società e subito rimbalza dal Palagym “Orlando Polmonari”, dove buona parte dello staff stava seguendo la prova, fino alle gradinate del PalaVesuvio, con il Presidente Franco Mantero in testa. E, naturalmente i primi a gioire, assieme ai ragazzi, sono i tecnici Claudio Pasquali, Emanuele Menegozzo, Loriana Ferrari e Irina Nadiuk, già consapevoli di aver scritto una pagina nella storia, ultracentenaria, del Club!